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Illuminazione alternata

 

Può accadere che una superficie illuminata non richieda tutta la notte lo stesso tipo di luce. Per esempio, potrebbe essere richiesta nelle ore di maggiore utilizzo una certa percezione dei colori che in altri orari non è necessaria. In questo caso è possibile ridurre il disturbo prodotto dalla quota di inquinamento luminosoresta, dopo aver eliminato tutta la dispersione dall'impianto e ridotto il più possibile la luce riflessa. Un metodo efficace è quello di usare la illuminazione alternata. Essa consiste nell'alloggiare nell'armatura due lampade di tipo diverso. A seconda dell'orario, a sua volta legato alle caratteristiche d'uso dell'area o della strada, si utilizza la prima o la seconda lampada. L'esempio classico è dato da una lampada al sodio ad alta pressone da utilizzare nelle ore in cui è richiesta la percezione dei colori e una lampada al sodio a bassa pressione  da utilizzare negli altri orari. Il metodo è stato utilizzato con successo anche con i lampioni cut-off e consente, come è ovvio, un risparmio notevole di energia elettrica. A seconda delle coratteristiche della superficie da illuminare si può scegliere di mantenere gli stessi livelli di illuminazione al suolo, variando solo il tipo di luce o di utilizzare nelle ore previste non solo luce meno inquinante ma anche livelli di illuminazione inferiori. L'utilizzo di due lampade nella stessa armatura fa peggiorare leggermente il controllo dell'emissione di luce ma non è difficile ottimizzare l'impianto. Nonostante questo leggero peggioramento, il risparmio di energia elettrica ed il minore disturbo prodotto compensano ampiamente questa scelta. Un esempio di area in cui questo metodo potrebbe essere applicato sono le strade dei quartieri residenziali non periferici di una città, ove nelle ore di maggior movimento si desidera una luce più bianca di quella delle lampade al sodio a bassa pressione. Un altro esempio sono i piazzali delle stazioni.

Molte ditte, su richiesta, danno la possibilità di montare due lampade, una al sodio a bassa  pressione ed una al sodio ad alta pressione, nelle loro armature, siano esse armature cut-off, totalmente schermate, proiettori asimmetrici , lampioni cut-off. In Europa ad esempio, tali configurazioni sono distribuite in Spagna, contrassegnate talvolta con il termine ``special IAC''. In Italia non risulta finora che esse siano state richieste. Per fare qualche esempio concreto ecco due combinazioni approvate dalla Oficina tecnica para la proteccion de la calidad del cielo dell'Instituto de Astrofisica de Canariasereperibili sul mercato spagnolo: nell'apparecchio totalmente schermato con vetro di protezione piano PHILIPS H-SRP-483 si può montare una lampada al sodio ad alta pressione da 150 W ed una a bassa pressione da 55 W, nel proiettore asimmetrico  PHILIPS SNF011 si può montare una lampada al sodio ad alta pressione da 1000 W ed una a bassa pressione da 90 W.


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Pierantonio Cinzano
3/12/1998