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Lampade a vapori di mercurio

L'emissione luminosa delle lampade  a vapori di mercurio (es. HQL) è dovuta ai vapori contenuti in un tubo di quarzo che vengono ionizzati dalla corrente di elettroni e ioni che si produce tra due elettrodi. Essa avviene prevalentemente nell'ultravioletto. L'ampolla esterna della lampada perciò è ricoperta internamente di polvere fluorescente, in genere vanadato di ittrio o alluminato di ittrio, che trasforma le radiazioni ultraviolette in radiazioni ripartite abbastanza uniformemente nello spettro visibile. Proprio per questo le lampade di questo tipo disturbano molto le osservazioni astronomiche e sono considerate estremamente inquinanti tanto che tutte le leggi e le ordinanze che si occupano di inquinamento luminosovietano espressamente l'uso all'esterno. La International Astronomical UnionRapporto della Commissione 50 (La protezione dei siti osservativi esistenti e potenziali)(Smith 1979) sostiene che ogni sforzo deve essere fatto per limitare il loro uso futuro. Queste lampade dominano l'inquinamento luminoso nella regione blu dello spettro mentre nel rosso il loro contributo è generalmente piccolo rispetto a quello delle lampade al sodio, che esamineremo in seguito. Il loro spettro è visibile in figura 2.35. La discreta resa dei colori di queste lampade è controbilanciata da una scarsa efficienza. Attualmente stanno lentamente scomparendo.


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Pierantonio Cinzano
3/12/1998