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Si basano sul fenomeno del riscaldamento prodotto 
da una corrente elettrica I che percorre un filamento di  
resistenza R. Il calore emesso Q e la potenza P sono date da: 

(10)
In pratica la corrente percorre un filamento di Tungsteno entro un  
ampolla di  
vetro sotto vuoto o in un atmosfera di gas inerti e rende tale  
filamento 
incandescente. L'emissione della luce segue in prima  
approssimazione la distribuzione 
detta di Corpo nero corrispondente alla temperatura T del  
filamento (in 
genere circa 
K) ed è continua in tutto lo spettro  
visibile. 
L'emittanza
 nell'intervallo di lunghezza d'onda 
 è  
data dalla 
statistica di Planck ( 1901): 

(11)
ove h è la costante di Plank, K è la costante di Boltzmann, c  
è la velocità della luce. 
La lunghezza d'onda del massimo dell'emittanza dipende dalla  
temperatura (Wien 1894): 

(12)
Il colore delle lampade ad incandescenza è in genere bianco  
caldo. La loro efficienza è assai modesta: in genere qualche  
decina di lumen/watt
. La loro luce è molto inquinante 
perché composta da emissioni di tutte le lunghezze  
d'onda nel visibile e nelle bande vicine. Tuttavia in genere  esse non 
hanno potenze elevate. 
Queste lampade sono state usate negli impianti stradali fino ad  
una trentina  
di anni fa ed oggi sono state in parte  
sostituite dalle 
lampade a scarica la cui emissione di luce è prodotta da gas o  
vapori 
ionizzati da una corrente di elettroni e ioni che si sviluppa tra  
due elettrodi 
a cui è applicata una differenza di potenziale. Le lampade a scarica, descritte nelle prossime sezioni,  sono più  
efficienti e di 
maggiore durata. 
Ove sono in vigore norme antiinquinamento luminoso, le lampade ad  
incandescenza nell'illuminazione esterna notturna sono vietate.
 
 
 
  
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Pierantonio Cinzano
3/12/1998