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La luce che incide sulle molecole e sulle particelle di aerosoli che si 
trovano nel punto P lungo la linea di vista di un osservatore del cielo, e  che
proviene direttamente dalla sorgente, ha subito lungo il percorso una 
variazione di intensità chiamata  estinzione dovuta al fatto che parte
della luce è stata diffusa in altre dirazioni dalle particelle atmosferiche
incontrate nel suo cammino.
La variazione di intensità della radiazione che attraversa per una lunghezza dx un  
mezzo contenente N particelle per unità di volume aventi sezione  
d'urto integrata 
 è: 
 
(27)
Integrando si ottiene: 

(28)
Nel caso di una radiazione che attraversa uno strato di atmosfera occorre  
distinguere il contributo delle molecole e degli aerosoli  e  
la precedente diventa: 
 
(29)
con 

(30)
ove  
 sono rispettivamente la densità numerica di molecole e aerosoli e le loro sezioni d'urto integrate.  
In un modello di atmosfera realistico la densità numerica di  
molecole Nmol  e di aerosoli  Naer  non è costante ma varia con l'altezza h  
per cui: 

(31)
Poiché 
 ove z è l'angolo tra la direzione della  
luce e la verticale, si può scrivere anche: 

(32)
Se si approssima la distribuzione verticale degli aerosoli e delle  
molecole con due funzioni esponenziali aventi raggi di scala  
rmol  e raer  rispettivamente, la espressione precedente  
si può integrare e la espressione (2.29) diventa: 
 
(33)
ove I0  è l'intensità della radiazione emessa dalla sorgente. In 
termini di flusso per unità di superficie i  (illuminamento) nel punto P prodotto dalla luce proveniente direttamente dalla sorgente S, l'espressione (2.29) si scrive: 

(34)
 
 
 
  
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Pierantonio Cinzano
3/12/1998