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- 1.
 - Utilizzare esclusivamente apparecchi di illuminazione 
che assicurino che il  
flusso emesso sopra l'orizzonte  
sia uguale a zero. Soddisfano a questo requisito gli apparecchi totalmente
schermati (vedi def. a pag. 
). Si tratta di apparecchi la  
cui emissione rientra nella classe di intensità              
(provvisoria
) 
CEN  
G6 secondo la definizione in tabella 2.3. In via  
subordinata usare apparecchi di illuminazione 
il cui flusso emesso sopra l'orizzonte  
non superi lo 0.2% del flusso totale da essi emesso. 
Se questo non  è possibile, utilizzare apparecchi il
cui flusso emesso sopra l'orizzonte non superi al massimo lo 
0.8% del flusso totale da essi emesso.  
Rispondono a questo requisito, meno stringente, quegli apparecchi 
la cui   emissione
rientra nelle classi di intensità (provvisorie) CEN G4   e G5 definite
tabella 2.3 (intensità minore di 10cd/klm a
  90 gradi e zero oltre i 95 gradi).  In genere rispondono a questo requisito 
gli apparecchi cut-off secondo la   definizione della Commission Internationale de l'Eclairagedi
vetro di protezione piano, ma non 
quelli semi-cut-off ne quelli con vetro di protezione curvo o bombato.
 -  
 
- 2.
 - Montare sempre sulle armature vetri di sicurezza piani. 
Il vetro filtra le radiazioni ultraviolette e impedisce che la  
luce eventualmente dispersa disturbi alcune bande astronomiche. Il  
fatto che il vetro sia piano evita la dispersione di luce sopra  
l'orizzonte.
 - 3.
 - Ridurre al minimo possibile l'angolo dell'ottica dell'apparecchio 
rispetto al piano orizzontale 
(

, ma si preferisca i=0 gradi) in modo da evitare la dispersione di luce sopra  
l'orizzonte
. Se necessario
installare l'apparecchio su pali a sbraccio che lo
avvicinino al centro della strada permettendo una sua minore  
inclinazione.
 - 4.
 - Nelle vicinanze di Osservatori Astronomici  
preferire sempre l'installazione di più punti luce di  
intensità 
limitata e su pali non troppo alti piuttosto che pochi e potenti  
punti luce (es. grappoli di fari) su alti tralicci.  
Infatti un più breve percorso della luce dalla lampada alla superficie da illuminare ne limita la quantità  
che viene diffusa dalle particelle atmosferiche e che disturba 
l'osservazione dalle zone circostanti.
 - 5.
 - Nel caso di illuminazione di grandi aree 
ove si debba necessariamente  
usare pochi e 
potenti punti luce, non utilizzare mai proiettori se non  
quelli che permettono di evitare la dispersione di luce verso l'alto 
quali quelli a riflettore asimmetrico . 
Questi ultimi devono essere orientati con il vetro di protezione 
rigorosamente  
orizzontale (i=0 
).  
Un omogenea illuminazione si potrà creare sfruttando il fatto  
che 
il fascio in tali proiettori esce con un certo angolo rispetto  
l'asse e 
studiando opportunamente il posizionamento dei sostegni.
 - 6.
 - Nell'illuminazione dei centri storici e turistici evitare gli  
apparecchi del 
tipo a "globo" che, anche quando siano dotati di alette frangiluce, sono  
particolarmente dispersivi. 
Si ricordi che se particolari esigenze architettoniche  
richiedessero apparecchi di forma sferica o lanterne, entrambi  
questi tipi di armature sono prodotti in versioni ottimamente schermate.  
Se fossero richiesti apparecchi di particolare 
design, scegliere solo quelli che rispondono ai requisiti del punto 1.
 - 7.
 - Nelle strade extraurbane, negli svincoli, nei caselli e  
barriere 
autostradali, nelle zone industriali e artigianali, portuali, ecc.  
utilizzare 
esclusivamente lampade al sodio a bassa 
 pressione. La loro luce  
quasi monocromatica 
è meno inquinante perché facilmente filtrabile.  
Anche per queste lampade esistono armature che rispondono ai requisiti del punto 1,  
sebbene ancora poco diffuse. 
Negli incroci pericolosi, nelle strade urbane più frequentate e  
in generale ove 
è realmente necessario distinguere i colori, utilizzare lampade  
al sodio ad 
alta pressione. Non utilizzare in alcun caso lampade ai vapori di  
mercurio, 
ad incandescenza o alogene. Riservare le lampade agli joduri  
metallici 
solo all'illuminazione degli impianti sportivi ove le specifiche  
esigenze  
rendono necessaria una luce particolarmente bianca (e  
particolarmente  
inquinante). 
Nelle località ove reali esigenze estetiche e  
turistiche richiedono l'uso di apparecchi a lanterna  
"stile antico", usare lampade al sodio ad alta pressione (la cui  
luce 
giallo-oro è, tra l'altro, piacevolmente calda) con potenze non  
elevate. 
Questo oltre a limitare l'inquinamento luminoso rende anche  
più plausibile l'ambientazione storica.
 - 8.
 - Quando è richiesta 
una certa percezione del colore utilizzare la illuminazione  
mista.  
Un certo numero di lampade al sodio ad alta 
pressione tra quelle al sodio a bassa pressione 
 rende percepibile  
il colore 
limitando l'inquinamento luminoso.
 - 9.
 - Non utilizzare quantità di luce superiori a quanto  
effettivamente 
necessario. Questo è caratteristico degli impianti male  
eseguiti. L'importanza 
della strada o dell'area illuminata deve essere accuratamente  
valutata e  
deve essere scelto il 
minore livello di illuminazione applicabile suggerito dalla  
normativa.
 - 10.
 - Utilizzare sempre sistemi per lo spegnimento o la riduzione 
dell'intensità dell'illuminazione dopo una certa ora,  
in rapporto al reale utilizzo dell'area 
illuminata e alle esigenze di sicurezza del traffico.
Laddove la percezione  
dei colori o una luce particolarmente bianca sia necessaria solo  
per una parte della notte utilizzare l'illuminazione alternata (v. in
seguito).
 - 11.
 - Evitare di illuminare fuori dalla zona dove l'illuminazione  
è richiesta (ad es. il terreno attorno agli svincoli  
autostradali). Questo oltre a limitare la quantità di luce  
riflessa o diffusa in cielo, evita un inutile disturbo creato alla flora ed alla fauna dall'inquinamento ottico.
 
 
 
 
  
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Pierantonio Cinzano
3/12/1998