Lo scopo dell'illuminazione stradale è sostanzialmente quello di permettere alle strade di avere di notte sicurezza, scorrevolezza e capacità di traffico paragonabili a quelle che esse hanno nelle ore diurne.
L'occhio distingue un 
oggetto dallo sfondo solo se c'è un sufficiente contrasto tra la  
luminanza
 dell'oggetto e 
quella dello sfondo. In genere nell'illuminazione stradale si  
preferisce 
realizzare una elevata luminanza della pavimentazione stradale,  
sfruttando le 
sue caratteristiche di riflessione e diffusione, e far distinguere  
l'oggetto 
come sagoma scura su sfondo chiaro che non, al contrario,  
illuminare l'oggetto 
e lasciare lo sfondo scuro. 
Figure 2.1: Il processo della visione notturna.
Infatti, per ottenere un'elevata luminanza  
dell'oggetto 
nella direzione in cui il traffico sopraggiunge occorrerebbero  
fasci di luce in 
direzione quasi orizzontale, come nel caso dei fari di automobile,  
provocando 
abbagliamento  al traffico proveniente nel senso opposto. Inoltre  
le sue 
caratteristiche di riflessione potrebbero essere scarse e non  
garantire una 
sufficiente visibilità.  La diffusione e la riflessione della  
luce operate 
dalla superficie stradale consentono la visibilità notturna  
facendo risaltare 
eventuali ostacoli come sagome scure sulla pavimentazione  
illuminata ma sono un'inevitabile sorgente di illuminamento
 
 del cielo.  
Come vedremo, alla luce inviata in cielo dalla superficie 
illuminata si aggiunge la luce dispersa nel cielo direttamente dalle sorgenti.  
La  figura 2.1 illustra questo problema.
Le caratteristiche fondamentali di un impianto di illuminazione stradale, prescindendo da quella di disperdere poca luce, si possono riassumere così: