Una frazione j del flusso che giunge sulla superficie illuminata 
viene inviata nuovamente verso l'alto. Essa dipende dalle  
caratteristiche della superficie illuminata, dalla geometria  
dell'impianto, oltre che dalla disposizione dell'area e dai suoi  
rapporti con l'ambiente circostante (ad es. la presenza di case  
che fanno da schermo). Una superficie perfettamente diffondente  
riemette la luce in modo eguale in tutte le direzioni, mentre una  
superficie riflettente tende a riemettere tutta la luce ad un  
angolo 
 
rispetto alla verticale uguale all'angolo dei raggi incidenti. In  
genere le superfici reali si comportano in modo intermedio. 
Una parete illuminata dal basso tenderà ad inviare molta luce  
proprio verso il cielo.
Figure 2.32:
Angoli da cui dipende il coefficiente di luminanza.
In Illuminotecnica si definisce coefficiente di luminanza  il  
rapporto tra la luminanza
 di un area  
unitaria e il suo illuminamento1orizzontale 
. Tale  
coefficiente dipende (1) dalla direzione dei raggi incidenti  
rispetto la verticale, (2) dalla direzione dei raggi uscenti  
rispetto la verticale e (3) dalla direzione dei raggi uscenti  
rispetto il piano verticale che contiene i raggi incidenti. 
La figura 2.32 illustra questi angoli. Nel  
caso della pavimentazione stradale il coefficiente di luminanza 
varia col colore e con il  
grado di levigatura. I tipi più comuni di pavimentazione  
stradale si possono classificare in:
La CIE ha suddiviso le pavimentazioni in due classi a seconda del  
valore di due parametri: la specularità e la 
chiarezza. 
Chiamati 
 rispettivamente nell'ordine i tre  
angoli precedenti da cui dipende il coefficiente di luminanza q , 
la  specularità S1  è definita  come: 

(7)

(8)
Definiamo fattore di riflessione medio  il rapporto tra la  
luminosità media di una superficie (in lm/m2 ) e  
l'illuminamento  
medio (in lux). Esso, in pratica, esprime la percentuale di flusso  
luminoso riemesso. 
Per una superficie che fosse perfettamente diffondente con una  
luminanza costante nelle varie direzioni, il  
fattore di riflessione si otterrebbe moltiplicando il  
coefficiente di luminanza  per 
. Il fattore di riflessione medio va da  
circa il 45-26% per pavimentazioni molto chiare e molto scabre, a 
circa il 39-22% per pavimentazioni  
chiare a scabrezza elevata (calcestruzzo), al 26-16% per  
pavimentazioni scure con scabrezza elevata, fino al 21-13% per  
pavimentazioni scure e levigate (asfalto).   
In caso di neve il fattore di riflessione può superare il  
60%.  
Il fattore di riflessione medio dell'intonaco va da circa il 50%  
per l'intonaco chiaro a 25% per quello scuro e 10% per quello  
sporco. 
Il cemento e la pietra chiara hanno un fattore attorno al 40%,  
quelli scuri sullo 5-10%. Il marmo chiaro raggiunge il 60-65% ma  
il granito chiaro solo il 10-15%.
Abbiamo visto che  
la pavimentazione stradale, e più in generale ogni superficie  
illuminata, necessariamente emette luce.  
 Quindi per evitare un inutile inquinamento luminosofare molta attenzione a  
non sovrailluminare rispetto il necessario. Occorre cioè 
mantenere i livelli di illuminazione al suolo, o sulle superfici  
interessate, ai livelli effettivamente necessari per il tipo di  
visibilità richiesta. Per quanto riguarda l'illuminazione  
stradale i livelli suggeriti dalla normativa in Italia sono quelli  
della norma UNI 10439 (Ottobre 1995) riportati nella tabella  
2.5 e nella pubblicazione CIE 115 (1995). Altre  
raccomandazioni appaiono nella pubblicazione CIE 92 (1992) (Guide  
for lighting of Urban Areas) e nelle norme tedesche DIN 5044 parte  
1. Per le aree industriali esistono delle raccomandazioni nella  
pubblicazione CIE 68 (1986).  
È interessante notare come 
la norma tecnica DIN 5044 parte 1 fissa i livelli di illuminazione a seconda
non solo del tipo di strada ma anche dei livelli di traffico:
per gran parte delle strade urbane ed extraurbane (anche a due carreggiate o 
principali) qualora il traffico nelle ore notturne sia inferiore 
alle 100-200-300 vetture all'ora, a seconda del tipo, i livelli richiesti 
non superano le 0.5 cd/m2 . 
Figure 2.33: Italia di notte da satellite. La luce in questa immagine è quella sfuggita nello spazio (emessa per lo più in direzione verticale, cioè da superfici e pavimentazioni). L'immagine quindi mette in evidenza le aree del nostro paese più illuminate. Poiché l'inquinamento luminosopropaga lontano dalle sorgenti, per avere un idea del livello di inquinamento luminosocielo è meglio riferirsi alla mappa della sezione 4.3.
In conclusione è fondamentale, nell'allestimento di un impianto, non  
superare assolutamente i livelli suggeriti dalla normativa per  
il tipo di strada o superficie illuminata.  
Poiché i livelli di illuminazione delle strade necessari per la sicurezza 
sono legati ai livelli di  
traffico veicolare, è altresi essenziale prevedere la possibilità di una 
loro  riduzione dopo una certa ora, laddove il traffico diminuisca 
(v. sez. 5.3.1). 
Nella tabella 2.6 presentiamo per confronto i livelli di luminanza  
raccomandati dopo le ore 24.00 nelle isole canarie dalla  Oficina tecnica para la proteccion de la calidad del cielo  
dell'Instituto de Astrofisica de Canarias cui la legge spagnola 31/1988 affida il compito di sopraintendere  
all'illuminazione esterna del luogo
.
È molto importante non illuminare, oltre alla superficie desiderata, anche
altre superfici che non sia richiesto illuminare. Ad esempio, l'uso di
apparecchi stradali per illuminare uno svincolo autostradale è da preferire
all'uso di torri-faro perché si evita di illuminare anche il terreno
circostante. Oltre a provocare disturbo a vegetazione ed animali, la luce ivi
dispersa viene riflessa dal terreno verso l'alto producendo un inquinamento
luminoso assolutamente inutile.
| Strade | zone laterali | Lm | G | TI | 
| cd/m2 | % | |||
| autostrade extraurbane | qualsiasi | 2 | ||
| autostrade urbane | illuminate | 2 | ||
| extraurbane | illuminate | 2 | ||
| extraurbane | non illuminate | 1-2 | ||
| urbane principali | illuminate | 2 | ||
| urbane di servizio | illuminate | 1 | ||
| urbane di scorrimento | non illuminate | 0.5 | ||
| urbane di quartiere | illuminate | 1 | ||
| urbane di quartiere | non illuminate | 0.5 | ||
| locali | illuminate | 1 | ||
| locali | non illuminate | 0.5 | 
 
Note:
1. Per una pił dettagliata descrizione si veda la norma UNI 10439.
2. Lm  è la luminanza media mantenuta (per la definizione di luminanza si veda la sezione 3.1).
3. G è l'indice di abbagliamento molesto (detto anche psicologico).
4. TI è l'indice di abbagliamento debilitante (per la definizione si veda il punto 5.4.4. della norma UNI 10439) che esprime il grado di abbagliamento fisiologico .
| classe | tipo di strada | luminanza | luminanza | 
| media | puntuale | ||
| (cd/m2) | (cd/m2) | ||
| A | autostrade a scorrimento veloce | 1 | 1.5 (2.5) | 
| B1 | arterie principali o importanti | 1 | 1.5 (2.5) | 
| B2 | arterie principali o importanti | 0.7 | 1.05 (1.75) | 
| C1 | circonvallazioni o strade radiali | 1 | 1.5 (2.5) | 
| C2 | circonvallazioni o strade radiali | 0.7 | 1.05 (1.75) | 
| D | strade urbane e commerciali | 1 | 1.5 (2.5) | 
| E1 | strade di collegamento locali | 0.7 | 1.05 (1.75) | 
| E2 | strade di collegamento locali | 0.5 | 0.75 (1) | 
| F | strade di quartiere e zone industriali | 0.7 | 1.05 (1.75) | 
| G | zone pedonali | 0.5 | 0.75 (1) | 
| H | cammini in parchi o giardini | 0.5 | 0.75 (1) | 
| I | strade di campagna di uso sporadico | 0.5 | 0.75 (1) | 
| J | zone storiche e monumentali | 0.5 | 0.75 (1) | 
| K | strade pedonali commerciali | 0.5 | 0.75 (1) | 
 
Note:
1. Le sottoclassi indicate col numero 1 e 2 si riferiscono rispettivamente a margini stradali illuminati oppure oscuri.
2.Il valore tra parentesi è la luminanza puntuale massima consentita nel caso che il livello venga ottenuto tramite spegnimento di metà dei punti
  luce.
| tipo | classificazione | esempi | E(lux)1 | 
| sicurezza | rischio modesto | aree stoccaggio | 5 | 
| sicurezza | rischio medio | deposito containers | 20 | 
| sicurezza | rischio elevato | aree critiche raffineria | 50 | 
| traffico | pedonale | solo pedoni | 5 | 
| traffico | veicolare lento | carrelli elevatori | 10 | 
| traffico | veicolare comune | strade di deposito | 20 | 
| lavoro | molto grossolano | movimento terra | 20 | 
| lavoro | grossolano | movimento legname | 50 | 
| lavoro | normale | deposito mattoni | 100 | 
| lavoro | fine | verniciatura | 200 | 
 
  
Note:
1. Valori medi in esercizio dell'illuminazione orizzontale.
2. Per avere una stima della corrispondente luminanza (cd/m2 ) 
moltiplicare i valori di illuminamento precedenti (lx) per il coefficiente di luminanza medio della pavimentazione (es. asfalto comune 
).